L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che l’Egitto ha debellato definitivamente la malaria, una delle malattie più letali al mondo. Questo è un traguardo storico nella lotta contro questa malattia, iniziata ormai quasi 100 anni con il divieto di coltivazione di riso e altre colture vicino alle abitazioni. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato che “la malaria è antica quanto la civiltà egizia stessa, ma la malattia che ha afflitto i faraoni appartiene ormai alla sua storia”. La malaria è una malattia che uccide circa 600.000 persone ogni anno tramite il contagio attraverso le punture di alcune zanzare che diffondono un parassita. Sebbene i vaccini siano utilizzati in alcune aree del mondo, il metodo più efficace per combattere la malattia resta la prevenzione delle punture e il monitoraggio costante della sua diffusione. Con questa certificazione, l’Egitto diventa il terzo Paese nella regione del Mediterraneo orientale a raggiungere lo status di “libero dalla malaria”, dopo gli Emirati Arabi Uniti e il Marocco. A livello globale, sono ora 44 i Paesi che hanno ottenuto questo riconoscimento. Questa certificazione è, comunque, solo l’inizio di questa nuova fase e l’Egitto dovrà mantenere alta l’attenzione.
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